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PERCORSI DI LETTURA | 2018

Fariborz Kamkari
I fiori di Kirkuk
Roma, Università La Sapienza, fine anni Ottanta. Najla proviene da una ricca famiglia araba di Baghdad, vicina al partito di Saddam Hussein, studia medicina, come Sherko, un giovane curdo coinvolto nelle questioni politiche del suo popolo. L‘amore che sboccia improvviso tra i due non basta a trattenere il giovane medico dal tornare a Kirkuk, nel Kurdistan, per reagire alle repressioni contro la sua gente. Najla seguirà le sue orme, lottando contro il volere della sua famiglia e contro Mokthar, giovane ufficiale arabo che ha chiesto la sua mano. Spinta da una passione inarrestabile, Najla attraverserà le sette valli dell‘Amore, celebrate dai poemi mistici arabo-persiani: la Ricerca, l‘Amore, la Conoscenza, il Dolore, il Sacrificio, la Libertà e infine l‘Elevazione.
Per amore di Sherko, Najla conoscerà tutte le tragiche tappe dell‘orrore: la lotta, la prigione, la tortura, gli abusi sessuali, le fosse comuni. Per amore di Najla, Sherko e Mokthar scivoleranno negli abissi dell‘anima, uomini perduti, soli, che dopo anni di scontri si ritroveranno in quel passato che ha cambiato per sempre le loro esistenze.
Fariborz Kamkari, nato in Iran nel 1971, è un regista, sceneggiatore e produttore kurdo. Vive e lavora in Italia e si è laureato in Regia e Letteratura Drammatica. Ha scritto e diretto numerosi cortometraggi, e alcune sceneggiature per il cinema e la televisione. Tra i suoi lavori più importanti figurano, oltre a I Fiori di Kirkuk (2010), Pitza e datteri (2015), Acqua e zucchero - Carlo Di Palma: i colori della vita (2016).
[10 1 ITA KAM - 4180004640] Kamkari, Fariborz
I fiori di Kirkuk / Fariborz Kamkari.
[Roma]: Cooper, 2010. - 271 p.; 20 cm.
(Cooper storie).
ISBN 978-88-7394-170-5
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