Introduzione
La comparsa d’infarto e ictus, attualmente le cause di morte più frequenti nei paesi industrializzati, è in stretta relazione con il rischio cardiovascolare globale caratterizzato dalla presenza più o meno incisiva dei seguenti fattori di rischio cardiovascolare modificabili: ipercolesterolemia, ipertensione, fumo di sigaretta, sovrappeso e adiposità, diabete e sedentarietà. Se sussiste solo uno di questi fattori, il rischio di sviluppare una patologia cardiovascolare risulta aumentato; se sono presenti contemporaneamente due, tre o quattro di questi fattori, il rischio aumenta enormemente, fino a 10−20 volte.
Una sana alimentazione agisce come un’autentica terapia e consente di ridurre il rischio cardiovascolare. Per coloro che hanno già avuto un evento cardiovascolare (infarto del miocardio, angina pectoris o ictus), la probabilità di sviluppare una nuova malattia acuta diminuisce. Gli individui, ancora indenni da malattia, potranno invece godere di una migliore qualità e aspettativa di vita.
Una sana alimentazione contribuisce a mantenere un buono stato di salute e a ridurre il rischio di sviluppare malattie cronico-degenerative, come la malattia coronarica, l’ictus, il diabete o i tumori.