I cibi ricchi di acidi grassi saturi (grassi animali) aumentano il livello di colesterolo, il che può portare alla formazione di forti depositi e a danni nelle pareti dei vasi sanguigni. La situazione si fa particolarmente insidiosa, quando si registrano alti livelli del cosiddetto colesterolo "cattivo" LDL a fronte di valori troppo bassi del colesterolo "buono" HDL.
In molti casi, tuttavia, è possibile abbassare i livelli alti di colesterolo adottando una corretta alimentazione, il che non significa per forza dover rinunciare ai piaceri del palato. La ricchezza di proposte della dieta mediterranea ne è l’esempio più importante, come consigliano da anni le maggiori società scientifiche. Al posto dei grassi animali la cucina mediterranea predilige, p. es., l’olio d’oliva e l’olio di colza che hanno un effetto favorevole sul colesterolo grazie agli acidi grassi insaturi e ai polifenoli in essi contenuti. E se anche il colesterolo non dovesse raggiungere sempre i valori desiderati, i diversi principi nutritivi della cucina mediterranea esercitano comunque un’azione positiva sul decorso della malattia.
Un’alimentazione ricca di acidi grassi saturi e zuccheri semplici aumenta inoltre l’introito calorico dell’organismo. Ne deriva un maggiore peso corporeo fino all’adiposità che, particolarmente nella zona addominale, possono indurre la comparsa del diabete e incrementare il rischio cardiovascolare.
Il consumo di cibi molto salati favorisce l’aumento della pressione arteriosa, uno dei principali fattori di rischio per malattie cardiovascolari.
L’abitudine di saltare i pasti, invece dei raccomandati 3−5 salutari pasti quotidiani, scatena veri e propri attacchi di fame, cui seguono pasti ancora più abbondanti e ricchi di calorie che portano a un ulteriore aumento di peso e all’adiposità.
C’è grasso e grasso …
Gli acidi grassi saturi, nemici della nostra salute, possono essere sia di origine animale che vegetale (p. es. l’olio di palma);
l’olio d’oliva è un grasso vegetale che contiene acido oleico (e non solo!), cioè un acido grasso monoinsaturo che esercita un effetto protettivo sul sistema cardiovascolare;
gli acidi grassi polinsaturi omega-3 contenuti nel pesce (soprattutto in acciughe, sardine, sgombri e salmone) proteggono dall’arteriosclerosi e aumentano l’aspettativa di vita dei pazienti infartuati, molto probabilmente perché riducono il rischio di morte improvvisa per aritmie cardiache.