Lo scompenso cardiaco (insufficienza cardiaca) è una malattia frequentemente diffusa nella popolazione anziana e colpisce il 10 % degli ottantenni. Essa sussiste, quando il muscolo cardiaco è indebolito e non ha più forza sufficiente per pompare il sangue in circolazione, con la conseguenza che tessuti e organi dell’organismo non possono più essere riforniti adeguatamente con ossigeno e sostanze nutritive. Cause dello scompenso cardiaco possono essere coronaropatie, ipertensione arteriosa, disfunzioni delle valvole cardiache, malattie virali e miocarditi.
L’insufficienza cardiaca può essere dovuta al destino, quando a provocarla è p. es. una malattia del miocardio di origine genetica. Per la maggior parte, tuttavia, è solo la fase finale di un lungo processo, non di rado della durata di diversi decenni, che inizia a 40–50 anni – talvolta anche prima – e che è dovuto alle nostre abitudini di vita, come p. es. inattività fisica, alimentazione scorretta, fumo. Da qui prendono forma, per lungo tempo senza dare sintomi, la malattia coronarica e l’ipertensione, le principali cause dell’insufficienza cardiaca.
Se si opta per uno stile di vita sano, è dimostrato che il rischio d’insufficienza cardiaca sarebbe dimezzato. Proprio come l’uso del telefono o d’internet, uno stile di vita sano dovrebbe rientrare a pieno titolo nelle nostre abitudini, senza per questo comportare strenue rinunce, ma sicuramente per un maggiore benessere!
Uno stile di vita sano è caratterizzato da un BMI (Body Mass Index = Indice di Massa Corporea) inferiore a 25, dalla rinuncia all’abitudine del fumo, da un’attività aerobica regolare per 5 giorni alla settimana, da un consumo moderato di alcol e regolare di prodotti integrali, verdura e frutta.
In ogni caso fra i 40 e i 50 anni – in presenza di predisposizione familiare ancor prima – andrebbero controllati regolarmente la pressione arteriosa, i livelli del colesterolo e quelli del glucosio nel sangue, per scoprire precocemente i fattori di rischio per malattie cardiovascolari come ipertensione, disturbi del metabolismo lipidico e diabete.
In due casi su tre la causa di un’insufficiente gittata cardiaca è la malattia coronarica che si sviluppa solitamente a seguito d’infarto e della conseguente distruzione di tessuto miocardico. Essa può essere tuttavia anche la conseguenza di un’insufficienza cronica nell’irrorazione sanguigna del muscolo cardiaco per un forte restringimento (o stenòsi) delle arterie coronarie, il quale non è quindi più in grado di pompare adeguatamente il sangue nell’organismo.