Le basse temperature possono restringere fortemente i vasi sanguigni della pelle e di diverse altre regioni corporee. La pressione sanguigna sale e il cuore deve pompare il sangue contro una maggiore resistenza attraverso le arterie, il che può rappresentare un forte stress permanente per il muscolo cardiaco e le pareti dei vasi. Questo è il motivo per cui nella stagione fredda i pazienti cardiopatici dovrebbero controllare con particolare scrupolo la pressione arteriosa e il battito cardiaco e adottare i seguenti provvedimenti in caso di valori elevati:
in alcuni casi la concausa degli aumenti di pressione durante l’inverno potrebbe ricercarsi nella temperatura troppo fredda dell’abitazione. Per coloro che dovessero misurare un aumento dei valori pressori durante l’inverno potrebbe dunque valer la pena, oltre a indossare un abbigliamento più caldo, di controllare che l’abitazione sia adeguatamente riscaldata, ma non surriscaldata.
l’attività motoria regolare è, assieme alla terapia farmacologica, fra i migliori metodi antipertensivi naturali e fra le modalità più efficaci per proteggersi dalla morte cardiaca improvvisa. L’importante è coprirsi adeguatamente ed eseguire, p. es. prima di andare a correre, forse già in casa qualche esercizio di riscaldamento.
in una parte della popolazione la pressione arteriosa dipende in una certa misura dall’apporto di sale (l’OMS raccomanda al massimo 5 g al giorno). L’alimento di base del pane, p. es., se di origine industriale, contiene spesso quantità non trascurabili di sale. Quando, in questi casi, si riduce l’apporto di sale, la pressione arteriosa scende.
in molti casi un adeguamento del dosaggio del farmaco antipertensivo, in accordo con il medico, può costituire una valida alternativa per la riduzione della pressione fino all’arrivo della stagione calda.
Nel periodo invernale i pazienti cardiopatici dovrebbero riguardarsi al meglio anche dal rischio aumentato di contrarre un’influenza, che può minare ulteriormente la salute del sistema cardiovascolare.
Considerato che parte della trasmissione dell’infezione non è aerea tramite goccioline, ma per contatto tramite le mani, nella stagione influenzale bisognerebbe lavarsi le mani più volte al giorno, evitando possibilmente di portarle al viso. In questo modo si riesce ad evitare che i germi influenzali si portino in prossimità delle porte d’entrata dell’organismo di bocca, naso e occhi. Ai pazienti cardiopatici è consigliabile inoltre sottoporsi alla vaccinazione influenzale, naturalmente sempre previo accordo con il proprio medico curante.
Il grigiore dei mesi invernali, scanditi da giornate più brevi con pioggia e freddo e pochi raggi di sole, può anche avere notevoli ripercussioni sull’umore. Nella stagione fredda i pazienti cardiopatici dovrebbero perciò curare in modo particolare il loro benessere psichico, affrontando attivamente il fattore stress dell’inverno. Per rischiarare l’umore sono indicate attività ricche di stimoli e sfide positive che allontanino dallo stress negativo permanente. Chi, p. es., suona regolarmente uno strumento o si diverte a praticare lo sport in compagnia di amici possibilmente all’aria aperta e al sole riuscirà molto probabilmente a trascorrere meglio i cupi mesi invernali, che non il pantofolaio appollaiato sul divano davanti alla televisione.
Nel frattempo esistono numerose statistiche che illustrano quali malattie cardiovascolari si manifestino con particolare frequenza o peggiorino spesso nel periodo invernale. Si raccomanda cautela soprattutto nei seguenti casi:
malattia cardiaca coronarica (MCC), dopo un infarto miocardico, disturbi dell’angina pectoris, ipertensione arteriosa, insufficienza cardiaca, fibrillazione atriale, trombosi venosa profonda alle gambe. Vi sono inoltre primi indizi su legami simili fra la stagione fredda e una maggiore frequenza di ictus, embolie polmonari e determinati tipi di aritmie cardiache.
I caldi giorni estivi possono costituire una grande sfida per le persone con problemi cardiaci. Maggiore stanchezza, spossatezza e disturbi della concentrazione fino a crampi o aritmie cardiache non sono certo una rarità nel periodo estivo. Per alleviare i disturbi circolatori dei pazienti cardiopatici in estate, tuttavia, bastano alcuni semplici accorgimenti efficaci da adottare come, p. es., quello di bere a sufficienza. Con la sudorazione vanno persi infatti in poco tempo alcuni litri di liquidi che contengono, fra l’altro, cloruro di sodio (il comune sale da cucina) e gli elettroliti potassio e magnesio. Ecco alcuni consigli importanti da seguire:
le bevande rinfrescanti andrebbero gustate non troppo fredde, poiché in alcuni individui esse possono stimolare la produzione di calore da parte dell’organismo. Nella scelta delle bevande va tenuto a mente, che le bevande alcoliche possono sovraccaricare l’apparato cardiocircolatorio. L’alcol può stimolare infatti l’eliminazione dei liquidi attraverso i reni e favorire così la disidratazione dell’organismo. Ideali sono i succhi di frutta, da allungare con acqua minerale (p. es. la bevanda rinfrescante "apfelschorle": succo di mela e acqua minerale frizzante). Consigliato è anche il brodo di verdura, per compensare la perdita di cloruro di sodio dovuta alla forte sudorazione estiva. Questa raccomandazione non vale tuttavia per le persone con pressione arteriosa difficilmente controllabile, che devono invece attenersi a un’alimentazione povera di sale.
in estate non si dovrebbe rinunciare alle attività sportive, che costituiscono le basi di uno stile di vita votato alla salute. In presenza di calura estiva è comunque raccomandabile preferire le fresche ore del mattino o le ore serali per le attività più intense, perché nelle ore centrali della giornata il sole può portare facilmente al surriscaldamento dell’organismo. È anche possibile svolgere il programma sportivo in parchi o aree boschive, che ben si prestano alle passeggiate o alla pratica del nordic walking (in italiano: camminata nordica). Consigliabile pure il ciclismo, grazie all’azione rinfrescante esercitata dal vento sull’organismo.
per evitare di sovraccaricare inutilmente l’organismo in tempi di canicola, è consigliabile un’alimentazione che preveda, al posto di pochi pasti abbondanti, tanti piccoli pasti facilmente distribuibili nell’arco giornata. Particolarmente apprezzata in estate è la dieta mediterranea, ricca di frutta e verdura e per questo più adatta proprio nei giorni più caldi dell’anno.
in estate va riservata infine un’attenzione particolare ad alcuni farmaci. Questo vale soprattutto per i diuretici in caso d’insufficienza cardiaca e per gli antipertensivi in caso d’ipertensione arteriosa. Il dosaggio di questi farmaci va lievemente ridotto all’occorrenza in accordo con il proprio medico curante.
Farmaci secondo prescrizione medica
Per trattare l’ipertensione o i sintomi di una cardiopatia può essere necessario ricorrere ai farmaci. Nessun farmaco andrebbe tuttavia assunto senza prescrizione del medico! Farmaci assunti per curare altre malattie possono avere interazioni con farmaci cardiologici. È dunque consigliabile verificare sempre con il medico o farmacista l’evenienza di effetti collaterali. Per un’assunzione puntuale dei farmaci potrebbe essere utile uno schema giornaliero individuale, nel quale segnare quantità, tipo e orario della loro assunzione.