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Sudan: la guerra porta con sé stupri e violenze sessuali su donne e ragazze
// Verena De Monte //
Le violenze nel Sudan, iniziate nel 2003, sono nuovamente esplose con forza. © it.wikipedia.org/wiki/Sudan#/media/File:Su-map.png
Dal 15 aprile 2023 il Sudan è tornato ad essere martoriato da conflitti. I combattimenti tra l’esercito sudanese e i paramilitari delle Forze di supporto rapido (Rsf) si concentrano soprattutto nella capitale Khartoum, una città di 5 milioni di abitanti, che in migliaia hanno abbandonato, e nelle regioni occidentali del paese, in particolare il Darfur. Il Sudan e l’intera regione rischiano di sprofondare nel caos e a farne le spese è la popolazione civile, donne in primis. Amnesty International ha affermato che in questi anni di continui conflitti “i civili in Sudan sono sottoposti a violenze estreme: migliaia sono stati uccisi e innumerevoli altri hanno patito la fame e la disidratazione e sono stati colpiti da malattie; centinaia di villaggi sono stati distrutti; innumerevoli mezzi di sussistenza sono stati rovinati; stupri e altre violenze sessuali nei confronti di donne e ragazze sono stati frequenti.”