Around the World

Tennis: Bezahlter Mutterschutz für Profispielerinnen – Meilenstein mit Beigeschmack

// Maria Pichler //
Kehrte nach der Geburt ihres ersten Kindes an die Weltspitze zurück: Serena Williams © Wikipedia/si.robi - CC BY-SA 2.0
Spitzensport und Familienplanung lassen sich nur schwer vereinbaren. Für unabhängige, selbstständige Profisportlerinnen ist eine Babypause nicht nur mit einer Trainingspause, sondern auch mit finanziellen Einbußen verbunden. Trotzdem gelingt es immer mehr Sportlerinnen nach der Geburt eines Kindes ihre sportliche Karriere fortzusetzen, wie Serena Williams, Angelique Kerber oder Naomi Osaka im Tennis. Die Women's Tennis Association (WTA) hat nun einen bezahlten zwölfmonatigen Mutterschutz für Profispielerinnen eingeführt – und damit einen Meilenstein gesetzt, der vor allem schlechter platzierten Spielerinnen zugutekommen dürfte. Nach Angaben des Verbandes spielen aktuell rund 25 Mütter auf der WTA-Tour. Dennoch, ein fader Beigeschmack bleibt: Die Initiative wird von dem saudi-arabischen Investmentfonds PIF finanziert, der – wie in anderen Sportarten – auch im Tennis durch hohe Investitionen Fuß zu fassen versucht. Kritiker sehen darin ein „Sportswashing“, sprich den Versuch, von den eklatanten Menschenrechtsverletzungen im Land abzulenken.

Around the World

Donne da sole in giro per il mondo

// Lorena Palanga //
Una donna in viaggio da sola © Jamie Street - unsplash
Secondo gli ultimi dati pubblicati da Euronews Travel, il 71% dei viaggiatori in solitaria sono donne, di cui il 25% ha 65 anni o più. Un cambiamento che è frutto della maggiore indipendenza economica, che permette alle donne di concentrarsi di più su crescita personale, sull’empowerment e sulla ricerca dell’avventura. Sempre in tema di viaggi, dal sondaggio Global Rescue 2024 emerge che le donne quando viaggiano tendono a dare lo stesso peso all’avventura e alle esperienze culturali. Perché? Perché le viaggiatrici, dicono le agenzie di viaggio interpellate, sono più propense ad impegnarsi più profondamente con le pratiche e le usanze locali, nel tentativo di cercare connessioni autentiche al di là del tipico turismo "fly and flop". Questo incremento di donne sole in viaggio sta incidendo anche sul mercato. Gli esperti del settore infatti dicono che si moltiplicano le offerte di tour nei quali sono proposti momenti di contatto tra le viaggiatrici e le donne del Paese ospitante. Momenti che in gruppi misti spesso non sarebbero accessibili e che permettono alle donne in viaggio di vedere un Paese attraverso gli occhi delle donne che lo abitano.