Buono e sano col Dr. Michael Kob

Gelato senza prodotti animali!

Una tentazione fresca e sana per le giornate calde
Dr. Michael Kob Diätologe
L’ estate è tempo dei gelati. Il fresco freddo in bocca piace a tutti quando il termometro continua a salire ed il gelato è perfetto non solo come dessert, ma anche come merenda. Nella maggior parte dei casi però non è soltanto buono ma anche ricco di grassi e zuccheri, contiene grandi quantità di panna, latte e uova. Vi propongo invece due ricette per un gelato al cento per cento vegano, povero di calorie, delizioso e sano. E con così poche calorie che nessuno dice niente se le palline sono due anziché una sola!
Gelato banana - mirtillo
Ingredienti per due persone:


2 banane
100g mirtilli freschi
Preparazione:
1. Sbucciare la banana, togliere eventuali fili e tagliare a rondelle.
2. Mettere in un recipiente o un sacchetto freezer e riporre per almeno quattro ore nel freezer (le banane si mantengono congelate fino a quattro settimane).
3. Lavare i mirtilli. Togliere la banana congelata dal freezer e lasciar riposare per 20 minuti a temperatura ambiente.
4. Frullare la banana insieme ai mirtilli. Se la crema non diventa omogenea si può aggiungere poco latte di soja o latte di riso.
A questo punto o la si consuma immediatamente o la si ripone in freezer per altri 40 minuti per raggiungere una consistenza più densa.
Al posto dei mirtilli potete utilizzare anche fragole o lamponi.
Gelato di fragola alla soja
Ingredienti per due persone:


200g fragole fresche
200g jogurt naturale di soja
2 cucchiai sciroppo di agave (o in alternativa sciroppo di acero o zucchero di canna)
Preparazione:
1. Tagliare tre fragole a dadini e metterle da parte.
2. Frullare le altre assieme allo jogurt di soja e lo sciroppo (o zucchero)
3. Aggiungete i dadini.
4. Immettere la massa in una macchina da gelato o porrere il gelato in un recipiente per almeno 5 ore in freezer, girando il contenuto ogni mezz’ora con un cucchiaino per garantire la cremosità della miscela.
5. Portare in tavola accompagnato da fragole fresche.
Queste ricette sono: vegan, vegetariane, prive di lattosio, prive di glutine, senza colesterolo, povere di grassi saturi, povere di grassi e di zucchero.

Tema

Un inizio a ritmo di musica

Il Dr. Carlo Carnaghi è il nuovo primario di Oncologia a Bolzano – Creare una rete oncologica
Sembra destino. Il giorno del primo colloquio del dottor Carlo Carnaghi come candidato per il primariato dell’oncologia a Bolzano coincideva con un concerto dei Donatori di Musica, così come il suo primo giorno di lavoro, il 14 maggio scorso. Tra il pubblico, uno accanto all’altro, il vecchio e il nuovo primario, il Dr. Claudio Graiff e il Dr. Carlo Carnaghi hanno ascoltato il concerto di Gianni Bietti al pianoforte e del soprano Gemma Bertagnolli.
È stato un concerto particolarmente comunicativo, che ha proposto brevi e deliziosi "Canti Toscani" di Ermanno Wolf - Ferrari e alcuni Lieder di Bartok e Strauss. Come sempre, i musicisti dialogavano con il loro pubblico, spiegando le particolarità di ogni esecuzione. L’ultimo canto di Strauss era un perfetto augurio per il pubblico composto come sempre da (ex)pazienti, familiari e dal personale del reparto di Oncologia: … "und morgen wird die Sonne wieder scheinen" ovvero,… e domani splenderà di nuovo il sole.
Quella dei Donatori di Musica è un’iniziativa nata dall’impegno del dottor Graiff e del suo collega oncologo a Carrara, Maurizio Cantore. L’idea è di portare emozioni positive e un tratto umano nelle sale d’attesa dei reparti di oncologia, tramite il linguaggio universale della musica.
Prima di venire a Bolzano, il dottor Carnaghi ha lavorato per 20 anni nel reparto di Oncologia dell’Humanitas di Rozzano/ Milano, un ospedale universitario e Istituto di Ricerca a Carattere Scientifico (IRCCS) ad alta specializzazione. La nomina come nuovo primario a Bolzano è avvenuta tramite chiamata diretta dal Direttore Generale dell’azienda sanitaria, Thomas Schael. Il Dr. Carnaghi ha la fama di essere uno dei più validi oncologi d’Italia.
Abbiamo fatto qualche domanda al nuovo primario riguardo al suo nuovo impiego.
Chance: Da un centro di ricerca e un ospedale grande come Humanitas a Milano a Bolzano. Qual era il suo motivo per trasferirsi in Alto Adige?
Dr. Carlo Carnaghi: Il motivo per venire qui….? Non so rispondere bene. Diciamo che mi piace molto il modello di sanità in Alto Adige, che oserei definire come sanità sociale. Una sanità che è a disposizione di tutti. Non c’è bisogno di rivolgersi a strutture private per essere sicuri di trovare eccellenza. E poi, dopo 25 anni a Milano devo dire che si sta molto bene in Alto Adige!
Chance: Quindi ha trovato una realtà ben funzionante?
Dr. Carlo Carnaghi: Assolutamente sì. Una realtà molto ben strutturata. Devo dire che chi mi ha preceduto, cioè il Dr. Graiff, ha fatto un grandissimo lavoro. Mi piace il modello organizzativo che si addice ad una specialità così delicata. Ogni paziente ha un medico di riferimento durante tutto il suo percorso di terapia.
Chance: Perché altrove non è così?
Dr. Carnaghi: In moltissime realtà Italiane non è attuato questo modello e può avvenire frequentemente che un paziente non abbia un preciso referente e nel suo percorso di cura venga gestito da vari medici.
Chance: Ha iniziato lavorare in reparto esattamente un mese fa (l’intervista è stata eseguita il 15 giugno, n. d. r.). Come vede questo primo periodo?
Dr. Carnaghi: Purtroppo sono ancora preso da tantissime cose burocratiche e organizzative. Ho intenzione di essere molto vicino al paziente, per me è fondamentale e finora purtroppo non è stato ancora possibile poterlo fare nei modi in cui vorrei, ma ci arriverò entro breve!
Chance: Un altro proposito per il suo lavoro a Bolzano?
Dr. Carnaghi: Vorrei insieme ai colleghi degli altri ospedali implementare una rete oncologica provinciale in grado di accompagnare il paziente dalla diagnosi alla terapia e di offrirgli cure multidisciplinari. Sono convinto che più siamo complementari meglio lavoriamo nell’interesse dei nostri pazienti. L’oncologia è un ambito talmente complesso che abbiamo bisogno di unire tutte le forze per poter dare il meglio.
Il nuovo e il vecchio primario: Dr. Carlo Carnaghi e Dr. Claudio Graiff
Gemma Bertagnolli e Gianni Bietti, donatori di musica, durante il concerto nella sala d'attesa dell'oncologia di Bolzano.