Commento
Care lettrici e lettori
Nicole Dominique Steiner
Mi sembra incredibile, ma sono già passati dodici anni da quando ho preso in mano la Chance. Se guardo indietro vedo soprattutto i volti delle donne e degli uomini che ho conosciuto. Mi ritengo fortunata ad essere responsabile di una rivista come la Chance. Poter raccontare storie che incoraggiano, poter informare e anche poter affrontare in modo franco, senza timore ma anche con sensibilità, temi difficili. Sì, e poi avere sempre a che fare con persone straordinarie. Delle persone che si impegnano per gli altri. Persone segnate da un destino difficile a cui hanno saputo reagire. Persone che regalano spicchi del loro tempo, la loro energia o la loro competenza particolare ad altri. Sono loro, i volontari, i malati, i medici, il personale infermieristico, i terapisti, i donatori… Poter conoscere queste persone, incontrarle magari solo una volta o invece ripetutamente è un dono del quale sono molto grata.
La malattia tumorale è un tema molto complesso. Ci sono sempre da raccontare delle novità e anche le attività dell’Assistenza Tumori sono molto varie. Mentre sto scrivendo nella mia testa scorrono delle immagini. La serata in rosso, la corsa di beneficenza a Dobbiaco. Il campo di patate nella pioggia a Braies con i cartellini che portano i nomi dei bambini. Le terapiste di Bressanone e della Val Pusteria, la corsa in rosa l’anno scorso a Egna. La sala piena dell’assemblea annuale. Il pianoforte a coda nella sala d’attesa dell’Oncologia a Bolzano e i tre oncologi riuniti attorno ad un tavolo, ognuno con il suo stile e tutti con la stessa missione: combattere la malattia. Il cancro non è più considerato una malattia letale, ma rimane pur sempre una malattia legata alla paura, al dolore e alla disperazione, così come – per converso - alla speranza, alla gioia e all’amore. Una malattia che lascia cicatrici sul corpo e nell’anima, che coinvolge il malato e tutto il suo mondo, che va combattuta su tanti campi di battaglia diversi e da persone diverse. Dai medici e dai loro vari collaboratori, dai malati stessi e da chi sta loro attorno. Ognuno collabora a modo suo e tutti insieme si può vincere.
Ida Schacher è sia la presidente uscente dell’Assistenza Tumori che la nuova. Avrebbe fatto volentieri un passo indietro ma in assenza di un successore non ha esitato neppure un attimo a rimettersi in gioco. L’incarico che ricopre richiede tanto tempo e altrettanto impegno. Chi conosce Ida Schacher, sa che non ama molto apparire. Ma per l’Assistenza Tumori fa questo e altro. Svolge il suo compito con cuore e competenza, con empatia e con gioia, rappresentando l’associazione con grande dignità. E volevo ringraziarla per tutto questo, per quello che ha fatto finora e per quello che farà ancora. L’Assistenza Tumori è quella che è e può fare quello che fa perché è fatta di persone, tante persone che, come Ida Schacher, si prendono a cuore il destino degli altri. E so già che Ida mi sgriderà per averla messa in primo piano!
Auguro a tutti voi una bellissima estate. Godete della luce, del calore, dell’atmosfera particolare che sa regalare questa stagione, anche a chi sta vivendo un momento difficile.
Vostra Nicole Dominique Steiner
La malattia tumorale è un tema molto complesso. Ci sono sempre da raccontare delle novità e anche le attività dell’Assistenza Tumori sono molto varie. Mentre sto scrivendo nella mia testa scorrono delle immagini. La serata in rosso, la corsa di beneficenza a Dobbiaco. Il campo di patate nella pioggia a Braies con i cartellini che portano i nomi dei bambini. Le terapiste di Bressanone e della Val Pusteria, la corsa in rosa l’anno scorso a Egna. La sala piena dell’assemblea annuale. Il pianoforte a coda nella sala d’attesa dell’Oncologia a Bolzano e i tre oncologi riuniti attorno ad un tavolo, ognuno con il suo stile e tutti con la stessa missione: combattere la malattia. Il cancro non è più considerato una malattia letale, ma rimane pur sempre una malattia legata alla paura, al dolore e alla disperazione, così come – per converso - alla speranza, alla gioia e all’amore. Una malattia che lascia cicatrici sul corpo e nell’anima, che coinvolge il malato e tutto il suo mondo, che va combattuta su tanti campi di battaglia diversi e da persone diverse. Dai medici e dai loro vari collaboratori, dai malati stessi e da chi sta loro attorno. Ognuno collabora a modo suo e tutti insieme si può vincere.
Ida Schacher è sia la presidente uscente dell’Assistenza Tumori che la nuova. Avrebbe fatto volentieri un passo indietro ma in assenza di un successore non ha esitato neppure un attimo a rimettersi in gioco. L’incarico che ricopre richiede tanto tempo e altrettanto impegno. Chi conosce Ida Schacher, sa che non ama molto apparire. Ma per l’Assistenza Tumori fa questo e altro. Svolge il suo compito con cuore e competenza, con empatia e con gioia, rappresentando l’associazione con grande dignità. E volevo ringraziarla per tutto questo, per quello che ha fatto finora e per quello che farà ancora. L’Assistenza Tumori è quella che è e può fare quello che fa perché è fatta di persone, tante persone che, come Ida Schacher, si prendono a cuore il destino degli altri. E so già che Ida mi sgriderà per averla messa in primo piano!
Auguro a tutti voi una bellissima estate. Godete della luce, del calore, dell’atmosfera particolare che sa regalare questa stagione, anche a chi sta vivendo un momento difficile.
Vostra Nicole Dominique Steiner