Tema
Parliamone
I 2° colloqui sul Cancro di Brunico - luminari e pazienti sul palcoscenico dell'UFO
La presenza del Direttore sanitario Thomas Landthaler (1.sx) e di Walter Amhof, (1.dx.), direttore del Comprensorio Sanitario di Brunico ha confermato l'importanza dell'iniziativa. Nella foto insieme ai primari Carlo Carnaghi , Guido Mazzoleni e con il Dr. Christoph Leitnerzusammen mit Primar Carlo Carnaghi
Sul podio dell'UFO a Brunico si sono alternati quattro primari: Carlo Carnaghi del reparto di Oncologia di Bolzano, Guido Mazzoleni del Servizio di Patologia Anatomica ed Istologia, Manfred Mitterer del Day-Hospital di Medicina Interna a Merano, Stefan Brugger della Medicina Interna di Brunico. E ancora: il medico di famiglia e specialista in anestesiologia e terapia intensiva, Hannes Mutschlechner, e infine, in veste di organizzatore, Christoph Leitner, direttore del Day Hospital oncologico di Brunico. Inoltre, le tre coordinatrici infermieristiche di Brunico, Merano e Bolzano, Margareth Reier, Monika Alber e Silvia Libera (vice-coord.), il cui lavoro è stato presentato in un film; e come pazienti-testimoni Klaus Gasperi, attore-regista di teatro a Brunico e Barbara Mair nel duplice ruolo di medico e paziente. L'evento è stato moderato da Andreas Leiter e dalla giornalista Verena Duregger, che insieme a Dr. Christoph Leitner hanno sviluppato l’idea dei Colloqui sul Cancro, iniziativa sostenuta tra altro anche dall’Assistenza Tumori Alto Adige.
Un pomeriggio piuttosto denso in una sala piena, con i colloqui che sono iniziati alle ore 14 e si sono conclusi dopo le 19.30. Il tema: i tre pilastri delle terapie oncologiche, ovvero prevenzione, terapia e follow-up. Neppure le forti nevicate e la chiusura della A 22 hanno potuto trattenere a casa le persone, tra il pubblico infatti erano presenti anche molte persone provenienti da altre zone della provincia. Più di cento inoltre hanno dovuto rimandare la loro partecipazione all’anno prossimo a causa dell’overbooking, perché l’Ufo ha una capienza massima di 200 posti. Informazioni di prima mano, presentate in modo informale. L'oncologo Dr. Christoph Leitner e l'avvocato di Brunecker Andreas Leiter hanno sviluppato questo brillante concetto, convinti che esistano tuttora troppi tabù sul tema del cancro. Il cancro è un tema da approfondire da tutti e saperne di più aiuta un po’ a togliere quell’aura di terrore che è parte integrante dell’immaginario collettivo di questa malattia. Una malattia seria, intendiamoci, ma non più o sempre meno mortale. ”Ogni anno 2. 000 persone in Alto Adige si ammalano di cancro, questo ci spinge a cercare di aiutarle ad essere meno stigmatizzate ed emarginate a causa della malattia”, ha spiegato il Dr. Leitner nella sua relazione introduttiva.
Anche Andreas Leiter ha basato il suo saluto attingendo ai numeri delle statistiche. “Si stima che nel mondo, entro il 2030, 13 milioni di persone moriranno di cancro. Un terzo potrebbe essere salvato grazie alla prevenzione e un terzo non si ammalerebbe affatto se avesse applicato uno stile di vita responsabile.
Un tema che acquista sempre più importanza è invece il follow-up, la post-terapia. Certo, 40 anni fa non era di grande importanza perché solo pochi pazienti sopravvivevano per più di cinque anni. “Oggi invece dobbiamo aiutare i pazienti a ritornare nella loro quotidianità adottando magari una nuova filosofia di vita.”
Parlarne sembra rimanere ancora oggi la difficoltà più grande. Andreas Leiter: “Quando si attendono i risultati degli esami preventivi o di controllo, durante e soprattutto dopo la terapia, riuscire a parlarne sarebbe molto importante per i pazienti ma anche per i loro parenti. E invece il non-detto è ancora la regola. Per paura. Per timidezza. Per evitare di diventare un peso per gli altri. Per falso rispetto. Ci sono molti (troppi) motivi per il silenzio. “Da questa constatazione, ha sottolineato Leiter, il nostro titolo: Colloqui sul Cancro. Parliamone. Oggi si tratta di aprire delle brecce.”
Nella nostra società l'aspettativa di vita è in netto aumento e ha già raggiunto una media di oltre 80 anni. Aumentano però esponenzialmente anche le malattie tumorali. Dr. Leitner: “Sempre più persone si ammalano, ma sempre più persone sopravvivono!" In Alto Adige già oggi circa il 5,5% della popolazione è costituito da sopravvissuti, persone che hanno avuto un tumore e che resteranno in cura fino alla fine della loro vita. “Una condizione che ha delle ripercussioni sui rapporti sociali, sulla vita famigliare, sulla sessualità, sul lavoro e infine anche sulla situazione economica delle persone. In più bisogna fare i conti con la paura.”
I medici non hanno solo il compito di salvare la vita ai loro pazienti, sono anche responsabili della loro qualità di vita. Questo presuppone secondo Leitner non solo un concetto di follow-up individualizzato, ma anche la creazione di una rete di supporto per i pazienti, una rete fatta da diversi soggetti tra cui associazioni come per esempio l’Associazione Tumori Alto Adige, la LILT o mamazone.“E soprattutto, teniamo presente quanto sostenuto da Siddharta Mukherjee: La storia del cancro non è la storia dei medici, ma dei pazienti.”
Per quanto sia pesante il tema, il pomeriggio all'UFO passa in un attimo. Ognuno dei partecipanti, medici, infermieri e malati, ha posto l’accento su un particolare aspetto della lotta ai tumori e che può riguardare tanto lo stile di vita quanto prevenzione, terapia o post-terapia. Come l'anno prima il momento clou è stato sicuramente l’intervista dei due pazienti, Klaus Gasperi e Barbara Mair da parte di Verena Duregger. Le brevi pause sono state accompagnate da Isabel Pasetto con chitarra e voce, la diciottenne musicista che è anche paziente oncologica. Gli alunni della classe 5 B della Scuola Alberghiera di Brunico per l’occasione hanno preparato delle bevande e degli spuntini all’insegna di uno stile di vita sano e responsabile.
Un pomeriggio piuttosto denso in una sala piena, con i colloqui che sono iniziati alle ore 14 e si sono conclusi dopo le 19.30. Il tema: i tre pilastri delle terapie oncologiche, ovvero prevenzione, terapia e follow-up. Neppure le forti nevicate e la chiusura della A 22 hanno potuto trattenere a casa le persone, tra il pubblico infatti erano presenti anche molte persone provenienti da altre zone della provincia. Più di cento inoltre hanno dovuto rimandare la loro partecipazione all’anno prossimo a causa dell’overbooking, perché l’Ufo ha una capienza massima di 200 posti. Informazioni di prima mano, presentate in modo informale. L'oncologo Dr. Christoph Leitner e l'avvocato di Brunecker Andreas Leiter hanno sviluppato questo brillante concetto, convinti che esistano tuttora troppi tabù sul tema del cancro. Il cancro è un tema da approfondire da tutti e saperne di più aiuta un po’ a togliere quell’aura di terrore che è parte integrante dell’immaginario collettivo di questa malattia. Una malattia seria, intendiamoci, ma non più o sempre meno mortale. ”Ogni anno 2. 000 persone in Alto Adige si ammalano di cancro, questo ci spinge a cercare di aiutarle ad essere meno stigmatizzate ed emarginate a causa della malattia”, ha spiegato il Dr. Leitner nella sua relazione introduttiva.
Anche Andreas Leiter ha basato il suo saluto attingendo ai numeri delle statistiche. “Si stima che nel mondo, entro il 2030, 13 milioni di persone moriranno di cancro. Un terzo potrebbe essere salvato grazie alla prevenzione e un terzo non si ammalerebbe affatto se avesse applicato uno stile di vita responsabile.
Un tema che acquista sempre più importanza è invece il follow-up, la post-terapia. Certo, 40 anni fa non era di grande importanza perché solo pochi pazienti sopravvivevano per più di cinque anni. “Oggi invece dobbiamo aiutare i pazienti a ritornare nella loro quotidianità adottando magari una nuova filosofia di vita.”
Parlarne sembra rimanere ancora oggi la difficoltà più grande. Andreas Leiter: “Quando si attendono i risultati degli esami preventivi o di controllo, durante e soprattutto dopo la terapia, riuscire a parlarne sarebbe molto importante per i pazienti ma anche per i loro parenti. E invece il non-detto è ancora la regola. Per paura. Per timidezza. Per evitare di diventare un peso per gli altri. Per falso rispetto. Ci sono molti (troppi) motivi per il silenzio. “Da questa constatazione, ha sottolineato Leiter, il nostro titolo: Colloqui sul Cancro. Parliamone. Oggi si tratta di aprire delle brecce.”
Nella nostra società l'aspettativa di vita è in netto aumento e ha già raggiunto una media di oltre 80 anni. Aumentano però esponenzialmente anche le malattie tumorali. Dr. Leitner: “Sempre più persone si ammalano, ma sempre più persone sopravvivono!" In Alto Adige già oggi circa il 5,5% della popolazione è costituito da sopravvissuti, persone che hanno avuto un tumore e che resteranno in cura fino alla fine della loro vita. “Una condizione che ha delle ripercussioni sui rapporti sociali, sulla vita famigliare, sulla sessualità, sul lavoro e infine anche sulla situazione economica delle persone. In più bisogna fare i conti con la paura.”
I medici non hanno solo il compito di salvare la vita ai loro pazienti, sono anche responsabili della loro qualità di vita. Questo presuppone secondo Leitner non solo un concetto di follow-up individualizzato, ma anche la creazione di una rete di supporto per i pazienti, una rete fatta da diversi soggetti tra cui associazioni come per esempio l’Associazione Tumori Alto Adige, la LILT o mamazone.“E soprattutto, teniamo presente quanto sostenuto da Siddharta Mukherjee: La storia del cancro non è la storia dei medici, ma dei pazienti.”
Per quanto sia pesante il tema, il pomeriggio all'UFO passa in un attimo. Ognuno dei partecipanti, medici, infermieri e malati, ha posto l’accento su un particolare aspetto della lotta ai tumori e che può riguardare tanto lo stile di vita quanto prevenzione, terapia o post-terapia. Come l'anno prima il momento clou è stato sicuramente l’intervista dei due pazienti, Klaus Gasperi e Barbara Mair da parte di Verena Duregger. Le brevi pause sono state accompagnate da Isabel Pasetto con chitarra e voce, la diciottenne musicista che è anche paziente oncologica. Gli alunni della classe 5 B della Scuola Alberghiera di Brunico per l’occasione hanno preparato delle bevande e degli spuntini all’insegna di uno stile di vita sano e responsabile.
Dr. Christoph Leitner e l'avvocato Andreas Leitner. Hanno avuto l'intuizione valida di portare medici e pazienti su un palcoscenico.