Attuale
Spazi luminosi fanno bene all’anima
Inaugurazione della sede rinnovata dell’Assistenza Tumori Alto Adige a Merano
Ufficio, sala per le terapie, ambulatorio, pista da ballo: la sede appena rinnovata dell’Assistenza Tumori Alto Adige in Galleria Ariston a Merano non potrebbe essere più articolata e varia, per la gioia e l’orgoglio dei soci meranesi. Del resto le loro espressioni soddisfatte durante la festa di inaugurazione e di benedizione lasciavano spazio a pochi dubbi.
Oskar Asamè raggiante. “Le persone arrivano da noi distrutte. Se l’ufficio e le stanze sono piacevoli e serene, vanno via che si sentono già meglio.” E quanto è davvero piacevole l’ufficio adesso! Pareti bianche, colori luminosi, quadri variopinti – non sono opere di Picasso, ma lavori del corsodi pittura, sottolinea Asam. Alle finestre primule gialle e orchidee. La sala per le terapie il cui pavimento a parquet era sfondato da tempo, finalmente è di nuovo utilizzabile. Tra l’altro su questo parquet si balla benissimo e proprio qui si tiene ogni martedì mattina il corso di danza.
I due parroci di S. Maria Assunta, il decano Hans Pamer e il decano Gabriele Pedrotti, hanno effettuato la benedizione dei vani con parole piene di comprensione. Pedrotti ha fatto precedere la benedizione da una citazione da una lettera di S. Paolo ai Corinzi: “Ci consola in ogni nostra tribolazioneper dare a noi stessi la forza di consolare tutti coloro che si trovano in qualsiasi genere di afflizione con la stessa consolazione con cui siamo consolati dal Signore.”
Il decano Pamer ha trovato invece paralleli col suo lavoro di pastore: “Anche noi abbiamo il compito non facile di trovarele parole giuste, dobbiamo confrontarci con la salute o la malattia, la possibilità di guarire oppure no.”
La condizione per poter aiutare gli altri è di lavorare con gioia e di stimarsi reciprocamente sul piano umano.
Valentina Vercellio - un tempo malata di cancro e che oggi invece tienedei corsi di ginnastica per l’Assistenza Tumori Alto Adige a Merano - ha sottolineato l’importanza per la guarigione dell’unione di anima, spirito e corpo e ha invitato a una estemporanea sessione di ginnastica con la musica di Zucchero, un invito che tutti hanno seguito con piacere.
L'ospedale di Merano era rappresentato dai primari dott. Herbert Heidegger e dott. Pierfrancesco Zampieri; nonché dal direttore del Centro senologico, primario Herbert Heidegger. Dalla Bassa e Alta Pusteria erano arrivati Martha Erlacher, Ida Schacher e Hans Jud, Mariangela Berlanda Poles e Monika Gurschler rappresentavano invece i circondari Oltreadige-Bassa Atesina e Bolzano-Salto-Sciliar.
La presidenteRenate Daporta Jöchler dal canto suo, ha sottolineato la sua fiducia nel team che ha preso in mano il circondario dopo la scomparsa di Margit Drabek Thies. “Con Oskar Asam non abbiamo un uomo di paglia, ma uno che lavora con entusiasmo e soprattutto che sa anche trasmettere questo entusiasmo. I nuovi spazi dimostrano che non ci vuole lusso, ma cuore e gioia.” Come dono ha portato frutta secca e zucchero, apportatori di energia per un buon lavoro.
Prima di andare a pranzo, Oskar Asam ha fatto una breve relazione della ristrutturazione ed era evidente la soddisfazione per non aver speso più di diecimila euro. Soldi che intende recuperare con qualche mercatino delle pulci, un concerto in Val Passiria in aprile e altre manifestazioni.
Anche sul mangiare Asam è stato bravo a risparmiare senza tralasciare la qualità. Presso la mensa ABC per gli operai nella galleria Ariston, sono stati serviti un gustoso piatto di pasta e una portata di carne. Il dolce poi era fatto in casa – non per niente Oskar Asam un tempo era insegnante di cucina – si trattava di una squisita"Schneemilch", accompagnata da krapfen caserecci e nocciole. Da leccarsi i baffi.
I due parroci di S. Maria Assunta, il decano Hans Pamer e il decano Gabriele Pedrotti, hanno effettuato la benedizione dei vani con parole piene di comprensione. Pedrotti ha fatto precedere la benedizione da una citazione da una lettera di S. Paolo ai Corinzi: “Ci consola in ogni nostra tribolazioneper dare a noi stessi la forza di consolare tutti coloro che si trovano in qualsiasi genere di afflizione con la stessa consolazione con cui siamo consolati dal Signore.”
Il decano Pamer ha trovato invece paralleli col suo lavoro di pastore: “Anche noi abbiamo il compito non facile di trovarele parole giuste, dobbiamo confrontarci con la salute o la malattia, la possibilità di guarire oppure no.”
La condizione per poter aiutare gli altri è di lavorare con gioia e di stimarsi reciprocamente sul piano umano.
Valentina Vercellio - un tempo malata di cancro e che oggi invece tienedei corsi di ginnastica per l’Assistenza Tumori Alto Adige a Merano - ha sottolineato l’importanza per la guarigione dell’unione di anima, spirito e corpo e ha invitato a una estemporanea sessione di ginnastica con la musica di Zucchero, un invito che tutti hanno seguito con piacere.
L'ospedale di Merano era rappresentato dai primari dott. Herbert Heidegger e dott. Pierfrancesco Zampieri; nonché dal direttore del Centro senologico, primario Herbert Heidegger. Dalla Bassa e Alta Pusteria erano arrivati Martha Erlacher, Ida Schacher e Hans Jud, Mariangela Berlanda Poles e Monika Gurschler rappresentavano invece i circondari Oltreadige-Bassa Atesina e Bolzano-Salto-Sciliar.
La presidenteRenate Daporta Jöchler dal canto suo, ha sottolineato la sua fiducia nel team che ha preso in mano il circondario dopo la scomparsa di Margit Drabek Thies. “Con Oskar Asam non abbiamo un uomo di paglia, ma uno che lavora con entusiasmo e soprattutto che sa anche trasmettere questo entusiasmo. I nuovi spazi dimostrano che non ci vuole lusso, ma cuore e gioia.” Come dono ha portato frutta secca e zucchero, apportatori di energia per un buon lavoro.
Prima di andare a pranzo, Oskar Asam ha fatto una breve relazione della ristrutturazione ed era evidente la soddisfazione per non aver speso più di diecimila euro. Soldi che intende recuperare con qualche mercatino delle pulci, un concerto in Val Passiria in aprile e altre manifestazioni.
Anche sul mangiare Asam è stato bravo a risparmiare senza tralasciare la qualità. Presso la mensa ABC per gli operai nella galleria Ariston, sono stati serviti un gustoso piatto di pasta e una portata di carne. Il dolce poi era fatto in casa – non per niente Oskar Asam un tempo era insegnante di cucina – si trattava di una squisita"Schneemilch", accompagnata da krapfen caserecci e nocciole. Da leccarsi i baffi.