Ogni mezzoè lecito quando si tratta di richiamare l’attenzione sulla prevenzione ai tumori. Anche un seno in formato gigante in cui si può addirittura entrare. Per la Settimana della Prevenzione del Tumore al Seno, l’Assistenza Tumori si è inventata davvero qualcosa di particolare: una settimana di azioni attorno a due modelli di organi, posti nei Centri Senologici a Bressanone e Merano.
Primario Dott. Arthur Scherer
La settimanaè stata inaugurata con una cerimonia nell’ospedale di Merano alla quale erano presenti oltre alla presidente dell’Assistenza Tumori Alto Adige, Renate Daporta anche i due primari e direttori dei centri senologici, Herbert Heidegger e Arthur Scherer, nonché il primario del reparto di Patologiadi Bolzano, Guido Mazzoleni. L’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige era rappresentata dal vicedirettore distrettuale Roland Döcker e dal direttore del reparto ospedali Ulrich Seitz. Paolo Coser, presidente della Lega Tumori Italiana LILT ha portato i saluti della sua associazione e ha sottolineatol’importanza della collaborazione per approfondire sempre di più il tema della prevenzione nella popolazione.
Attirare l’attenzione, forse in un primo momento addirittura scandalizzare, guardare, tastare, rendersi conto. A questo miravano i seni alti quanto un uomo e percorribili all’interno. Questi modelli di organi in Germania non sono più una novità, esistono per il cervello, l’intestino e in tutte le variazioni del seno. In Alto Adige erano invece una cosa mai vista prima e i visitatori degli ospedali di Bressanone e Merano dove i due modelli erano esposti nell’ingresso, dopo i primi timori hanno subito colto l’occasione di guardare da vicino l’interno di un seno con i vari tumori possibili.
Intorno a questa mostra la Assistenza Tumori aveva organizzato, insieme alla Fondazione Vital, una serie di incontri serali bilingui riguardanti i temi dell’alimentazione,del movimento e dell’autopalpazione. In altre parole, i pilastri più importanti quando si tratta di prevenzione e di diagnosi precoce del tumore. Renate Daporta Jöchler, presidente provinciale dell’Assistenza Tumori, è molto netta riguardo all’obiettivo del Mese Internazionale della Prevenzione del Tumore al Seno:“Vogliamo scuotere le donne, convincerle che devono essere responsabili di se stesse e della propria salute. Vogliamo che alla paura del proprio corpo si sostituisca una sana conoscenza di se stesse.”
In Italia, ogni anno circa 45.000 donne si ammalano di tumore al seno, di cui 250 in Alto Adige. Da una parte si nota che questa malattia colpisce sempre di più anche giovani donne e madri nel fiore degli anni, dall’altra ormai almeno il 30-40 percento delle donne si scopre il tumore da sola. Grazie ad una diagnosi precoce la quota di guarigione è salita a più dell’80 percento. Se scoperto precocemente il tumore al seno non solo è guaribile, ma civogliono anche terapie meno invasive per vincerlo. Grazie alla chirurgia plastica, un’operazione al seno oggi non comporta più una perdita pesante di femminilità e una mutilazione che condiziona la donna per il resto della vita.
“Proprio per questo”, così Renate Daporta Jöchler, “è così importante affrontare sempre e di nuovo questo tema. Anche le giovani donne devono cominciare a controllarsi regolarmente, quanto meno dai 30 anni in poi. Il tumore al seno non è più un problema delle ultracinquantenni. L’autocontrollo mensile dovrebbe diventare naturale come la pulizia deidenti.” Prima una donna comincia, meglio riesce a scoprire la più piccola alterazione del seno. Nei due centri per la salute del seno a Merano e Bressanone vengono offerti dei corsi per l’autocontrollo durante tutto l’anno.
Oltre agli incontri serali, la Assistenza Tumori durante la Settimana di Azione ha organizzato anche delle visite guidate per le scolaresche in cui veniva spiegata, con l’aiuto dei modelli, la fisiologia del seno e le misure da adottare per la prevenzione. Due sole ore dopo l’inaugurazione si era già prenotata la prima scolaresca. Allo stesso modo un corso disana alimentazione organizzato durante la Settimana, ha dimostrato ai partecipanti che i piatti sani e salutari non solo sono buonissimi, ma si realizzano in poco tempo e non costano molto. Naturale poi che anche il rinfresco che è seguito all’inaugurazione della mostra fosse tutto improntato aduno stile di vita salutare e quindi acqua, succhi di frutta, frutta fresca e solo due scodelline di salatini!
La presidente Renate Daporta Jöchler
Il vicedirettore distrettuale Roland Döcker