Attuale
La partita del cuore
I 67 i campionati CaSTA a Dobbiaco inaugurati con una partita di beneficenza
Tanto cuore e tanto entusiasmo gli ingredienti più importanti. La partita del cuore tra gli hockeisti degli Alpini e i giocatori degli Icebear di Dobbiaco lo scorso 2 febbraio ha inaugurato i sei giorni dei CaSTA in Val Pusteria.
Ogni anno gli Alpini scendono in campo per i Campionati Sciistici delle Truppe Alpine, in breve i CaSTA. Dalla soppressione del servizio di leva non esiste più una squadra hockey con i colori alpini. Ma per la partita di beneficenza sono tornate insieme delle vecchie e ancora attuali glorie che nel frattempo giocano o hanno giocato come professionisti in diversi club italiani.
In comune d’accordo gli Icebear e gli Alpini hanno deciso di devolvere in beneficenza i ricavi della serata e hanno scelto come partner l’Assistenza Tumori Alto Adige. La presidente del circondario Val Pusteria e presidente provinciale, Ida Schacher, ha infatti già ricevuto un assegno provvisorio dell’ammontare di 4.000 Euro. Molto probabilmente alla fine la somma aumenterà ancora, dice Klaus Volgger, giocatore degli Icebear e responsabile della zona sportiva di Dobbiaco e del bar del palasport di Dobbiaco.
Gli Icebear sono stati fondati nel 1928 e si tratta quindi di una delle più antiche società di hockey su ghiaccio italiane. Come massimo risultato raggiunto in campionato, il Dobbiaco vanta la vittoria di 3 campionati di serie C, l’ultimo nella stagione 2010/11; dal 2014 giocano nella Kärntner Elite Liga, in Austria, campionato che poi hanno anche vinto.
Sul ghiaccio dello stadio di Dobbiaco gli Icebear hanno affrontato la formazione degli alpini, composta da vecchie e ancora attuali glorie. Il giocatore professionista ancora attivo più famoso è stato forse Günther Hell, secondo portiere del HCB Foxes Bolzano, vincitore della Erste Bank Liga nel 2014. La cosiddetta EBEL è la quarta più importante lega in Europa dopo quella russa, la Svezia e la Germania. Hell ha portato delle magliette dei giocatori del Bolzano che sono andate all’asta nel corso della serata. Sempre a favore dell’Assistenza Tumori.
In comune d’accordo gli Icebear e gli Alpini hanno deciso di devolvere in beneficenza i ricavi della serata e hanno scelto come partner l’Assistenza Tumori Alto Adige. La presidente del circondario Val Pusteria e presidente provinciale, Ida Schacher, ha infatti già ricevuto un assegno provvisorio dell’ammontare di 4.000 Euro. Molto probabilmente alla fine la somma aumenterà ancora, dice Klaus Volgger, giocatore degli Icebear e responsabile della zona sportiva di Dobbiaco e del bar del palasport di Dobbiaco.
Gli Icebear sono stati fondati nel 1928 e si tratta quindi di una delle più antiche società di hockey su ghiaccio italiane. Come massimo risultato raggiunto in campionato, il Dobbiaco vanta la vittoria di 3 campionati di serie C, l’ultimo nella stagione 2010/11; dal 2014 giocano nella Kärntner Elite Liga, in Austria, campionato che poi hanno anche vinto.
Sul ghiaccio dello stadio di Dobbiaco gli Icebear hanno affrontato la formazione degli alpini, composta da vecchie e ancora attuali glorie. Il giocatore professionista ancora attivo più famoso è stato forse Günther Hell, secondo portiere del HCB Foxes Bolzano, vincitore della Erste Bank Liga nel 2014. La cosiddetta EBEL è la quarta più importante lega in Europa dopo quella russa, la Svezia e la Germania. Hell ha portato delle magliette dei giocatori del Bolzano che sono andate all’asta nel corso della serata. Sempre a favore dell’Assistenza Tumori.
Una sorpresa per il compleanno della presidente Ida Schacher
Nomi come Lino de Toni, leggendario capitano della squadre di Alleghe, Michele Strazzabosco dell’ HC Asiago o Armando Chelodi, che ha giocato sia nell’Asiago che nel Fassa, hanno fatto battere i cuori degli hockey fan di lunga data. Per tanti di questi giocatori la serata a Dobbiaco è stata il primo incontro dai tempi della naja e anche per questo la partita meritava il nome di partita del cuore.
A salutare il pubblico numeroso è stato il comandante generale degli Alpini, Federico Bonato, assieme alla presidente dell’Assistenza Tumori, Ida Schacher. Non l’aveva detto a nessuno, ma la notizia era trapelata lo stesso: Ida Schacher ha festeggiato il suo compleanno proprio il 2 febbraio ed è stata festeggiata a sorpresa con un bel mazzo di fiori.
Lo stadio di Dobbiaco ha settecento posti, troppo pochi per ospitare tutto il pubblico. Uno schermo gigante allestito davanti allo stadio ha quindi permesso di seguire la partita anche a chi è rimasto fuori. L’intera serata è stata trasmessa in diretta da RAI Sport e più di 180.000 persone hanno seguito la serata da casa sul televisore.
Nella pausa dopo il primo tempo il pubblico ha potuto seguire un’ esibizione di danza su ghiaccio, dopo il secondo terzo invece si poteva vincere uno dei tanti bei premi in palio acquistando un disco e facendolo arrivare su un certo punto del ghiaccio. Anche i ricavi del bar per punch e vin brulé sono stati messi a disposizione dell’Assistenza Tumori.
“La partita è stata molto avvincente“, racconta Klaus Volgger. “Le squadre erano molto bilanciate e ogni giocatore ha preso la partita sul serio anche se si trattava di un partita di beneficenza e ha dato il suo meglio." Perciò i veri intenditori di questo affascinante e veloce sport hanno potuto godere di una serata su ghiaccio di gran classe. Per la cronaca: a vincere alla fine sono stati gli alpini.
A salutare il pubblico numeroso è stato il comandante generale degli Alpini, Federico Bonato, assieme alla presidente dell’Assistenza Tumori, Ida Schacher. Non l’aveva detto a nessuno, ma la notizia era trapelata lo stesso: Ida Schacher ha festeggiato il suo compleanno proprio il 2 febbraio ed è stata festeggiata a sorpresa con un bel mazzo di fiori.
Lo stadio di Dobbiaco ha settecento posti, troppo pochi per ospitare tutto il pubblico. Uno schermo gigante allestito davanti allo stadio ha quindi permesso di seguire la partita anche a chi è rimasto fuori. L’intera serata è stata trasmessa in diretta da RAI Sport e più di 180.000 persone hanno seguito la serata da casa sul televisore.
Nella pausa dopo il primo tempo il pubblico ha potuto seguire un’ esibizione di danza su ghiaccio, dopo il secondo terzo invece si poteva vincere uno dei tanti bei premi in palio acquistando un disco e facendolo arrivare su un certo punto del ghiaccio. Anche i ricavi del bar per punch e vin brulé sono stati messi a disposizione dell’Assistenza Tumori.
“La partita è stata molto avvincente“, racconta Klaus Volgger. “Le squadre erano molto bilanciate e ogni giocatore ha preso la partita sul serio anche se si trattava di un partita di beneficenza e ha dato il suo meglio." Perciò i veri intenditori di questo affascinante e veloce sport hanno potuto godere di una serata su ghiaccio di gran classe. Per la cronaca: a vincere alla fine sono stati gli alpini.