Attuale
Conoscete i vostri linfonodi?
Giornata Mondiale del linfoma – Attenzione ai rigonfiamenti
I linfonodi ed il sistema linfatico sono presenti in tutto il nostro organismo – ma purtroppo in pochi conoscono la loro importanza. In occasione della Giornata Mondiale per la conoscenza dei linfomi (Lymphoma Awareness Day), l’Assistenza Tumori Alto Adige fornirà informazioni riguardanti il sistema linfatico.
Sicuramente ogni tanto sentiamo qualcosa sui linfonodi, ma più di tanto spesso non sappiamo. Il sistema linfatico è un complesso di capillari, vasi linfatici e organi che all'interno del nostro organismo è predisposto a garantire la circolazione della linfa.
Questa è un fluido che riempie gli interstizi presenti tra le cellule corporee: compito principale del sistema linfatico è svolgere la funzione di continuo drenaggio di tale liquido da tutti i tessuti, ad eccezione del sistema nervoso centrale, delle ossa e del tessuto epiteliale.
In poche parole: il sistema linfatico è l’insieme dei linfonodi (ca. 500 – 600) e dei vasi linfatici coinvolti nella difesa immunitaria dell’organismo e svolge la funzione di trasporto della linfa. Le parti più importanti del sistema linfatico sono: midollo osseo, milza, timo, linfonodi e tonsille.
Forse alcuni si accorgono dei propri linfonodi quando sono gonfi. I linfonodi, chiamati anche ghiandole linfatiche, svolgono un ruolo vitale nella capacità del corpo di combattere virus, batteri e altre cause di malattie. Le aree comuni dove si può notare gonfiore dei linfonodi includono il collo, sotto il mento, le ascelle o l’inguine. Infatti queste piccole ghiandole sono dislocate in punti strategici del nostro organismo. Questi linfomi benigni si restringono quando l’infiammazione è stata combattuta dal nostro sistema immunitario.
Invece linfomi maligni si formano quando le cellule del sistema linfatico degenerano. Possiamo classificare questi linfomi in due grandi gruppi: il linfoma di Hodgkin e linfoma non-Hodgkin. Entrambi i gruppi a sua volta si suddividono in diverse molteplici linfomi. I linfomi maligni si manifestano inizialmente con un ingrossamento dei linfonodi, in particolare quelli cervicali: i rigonfiamenti sono duri, sono mobili e non fanno male. Anche altre zone linfatiche possono essere caratterizzate da tale patologia, come quelle mediastiniche, tra i polmoni, e quelle lombo-aortiche, nella parte bassa e posteriore dell'addome.
Tra gli altri sintomi che possono manifestarsi abbiamo febbre alta, sudorazione notturna, perdita di peso, prurito generalizzato, oltre che stanchezza e mancanza di appetito, anche se si tratta di sintomi minori.
La patologia viene diagnosticata tramite biopsia, mentre altri esami radiologici e del sangue possono essere condotti per poter proporre al paziente la cura migliore. Già, come si cura? Solitamente si combinano radioterapia e chemioterapia, ma si potrebbe ricorrere anche ad un'asportazione chirurgica dei linfonodi ingrossati. In ogni caso è sempre meglio consultare un medico per essere sicuri.
Questa è un fluido che riempie gli interstizi presenti tra le cellule corporee: compito principale del sistema linfatico è svolgere la funzione di continuo drenaggio di tale liquido da tutti i tessuti, ad eccezione del sistema nervoso centrale, delle ossa e del tessuto epiteliale.
In poche parole: il sistema linfatico è l’insieme dei linfonodi (ca. 500 – 600) e dei vasi linfatici coinvolti nella difesa immunitaria dell’organismo e svolge la funzione di trasporto della linfa. Le parti più importanti del sistema linfatico sono: midollo osseo, milza, timo, linfonodi e tonsille.
Forse alcuni si accorgono dei propri linfonodi quando sono gonfi. I linfonodi, chiamati anche ghiandole linfatiche, svolgono un ruolo vitale nella capacità del corpo di combattere virus, batteri e altre cause di malattie. Le aree comuni dove si può notare gonfiore dei linfonodi includono il collo, sotto il mento, le ascelle o l’inguine. Infatti queste piccole ghiandole sono dislocate in punti strategici del nostro organismo. Questi linfomi benigni si restringono quando l’infiammazione è stata combattuta dal nostro sistema immunitario.
Invece linfomi maligni si formano quando le cellule del sistema linfatico degenerano. Possiamo classificare questi linfomi in due grandi gruppi: il linfoma di Hodgkin e linfoma non-Hodgkin. Entrambi i gruppi a sua volta si suddividono in diverse molteplici linfomi. I linfomi maligni si manifestano inizialmente con un ingrossamento dei linfonodi, in particolare quelli cervicali: i rigonfiamenti sono duri, sono mobili e non fanno male. Anche altre zone linfatiche possono essere caratterizzate da tale patologia, come quelle mediastiniche, tra i polmoni, e quelle lombo-aortiche, nella parte bassa e posteriore dell'addome.
Tra gli altri sintomi che possono manifestarsi abbiamo febbre alta, sudorazione notturna, perdita di peso, prurito generalizzato, oltre che stanchezza e mancanza di appetito, anche se si tratta di sintomi minori.
La patologia viene diagnosticata tramite biopsia, mentre altri esami radiologici e del sangue possono essere condotti per poter proporre al paziente la cura migliore. Già, come si cura? Solitamente si combinano radioterapia e chemioterapia, ma si potrebbe ricorrere anche ad un'asportazione chirurgica dei linfonodi ingrossati. In ogni caso è sempre meglio consultare un medico per essere sicuri.